Padria

Protetto ad ovest dai tre colli denominati San Giuseppe, San Pietro e San Paolo, il paese di Padria si trova ai margini sud-occidentali della regione del Logudoro-Meilogu, dominato dal massiccio del Monte Minerva. Padria, anticamente chiamata Gurulis Vetus, ha origini risalenti al periodo delle dominazioni fenicio-punica e romana. L'area più antica è indubbiamente quella di Iscalines o Santu Zuseppe. La suddetta area ci ha restituito corredi funerari che risalgono dal periodo cartaginese all'età romano-pagana. Tra le testimonianze della dominazione romana possiamo citare i ponti lungo il Temo "De Thori", "Oinu" ed "Enas".

L'importanza storica dell'abitato è testimoniata in alcuni importanti monumenti come le chiese, il Museo Civico Archeologico e i vari palazzi nobiliari che si affacciano sulle spaziose piazzette del centro storico. La parte antica del paese si estende dalle falde dei tre colli fino alla piazza del comune, collocandosi sopra le rovine dell'importante centro romano di Gurulis Vetus, con vie convergenti verso il colle di San Paolo che ne doveva costituire l'acropoli. I ricchi palazzi nobiliari, rifiniti in trachite e calcare, si affiancano a edifici dalla semplice architettura, in pietra vulcanica a vista o ricoperte da intonaco. Sono inoltre caratteristiche alcune costruzioni dove vi è il riutilizzo di architravi calcarei scolpiti dai "picapedras" locali con motivi tipici della scuola catalana.

Fra le chiese del centro storico emerge, per le sue eleganti linee, la parrocchiale di Santa
Giulia Martire, di periodo spagnolo. Il Museo Archeologico raccoglie i risultati derivanti da un'intensa attività di scavo, donazioni e raccolte di superficie in varie località del territorio. Come spazio espositivo è stato scelto l'ex monte granatico, in posizione centrale, a fianco della chiesa di Santa Giulia. L'esposizione, che include materiali degli scavi nella chiesa di Santa Giulia, segue un criterio cronologico e topografico, con un apposito percorso didattico.

Fonte: Sardegna Turismo